TERAMO – Tragedia in un appartamento del quartiere di Colleparco questa mattina all’alba. Un giovane teramano di 27 anni, Valerio Giannobile, è morto per circostanze che al momento sono misteriose in un appartamento alle spalle dell’hotel Michelangelo, dove si trovava in compagnia di due amici e di proprietà dei genitori di uno di loro. L’allarme è scattato poco prima delle 4, dato dagli altri giovani: la vittima era rivera in bagno e non dava segni di vita. All’arrivo dei soccorrritori del 118 la situazione è para in tutta la sua gravità: i tentativi di rianimarlo sono stati inutili e probabilmente il 27enne era già morto. Sul posto sono arrivati agenti della squadra volante, della squadra mobile e anche il medico legale, che dovranno stabilire le cause del decesso. Il sospetto è che VAlerio sia stato ucciso da una overdose di stupefacente, anche se al momento la conferma clinica non c’è. Proprio per chiarire cosa lo abbia ucciso, il magistrato di turno, De Feis, ha disposto l’autopsia sulla salma che verrà eseguita lunedì mattina, alle 11, all’obiori dell’ospedale Mazzini.
Valerio Giannobile era molto conosciuto in città, soprattutto negli ambienti della tifoseria e tra gli amici di Azione Antifascista in cui militava da tempo. Il suo nome era salito agli onori delle cronache in occasione degli scontri che negli anni passati aveva caratterizzato la contrapposizione politica tra ambienti di sinistra e di estrema destra, culminati in particolare con tenzoni fisiche e assalti urbani. Proprio per uno di questi, il danneggiamento al Bar Boromei di via Carducci, nel luglio del 2010, Giannobile era finito agli arresti domiciliari.
In serata allo stadio Bonolis, nel corso della partita del Teramo contro il Padova, i tifosi e gli amici ultras hanno voluto salutarlo con striscioni sia in curva che nel settore dei distinti.